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Neverending story

  • alessiaa94
  • 2 apr 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

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“La storia infinita”. Cosi potremmo definire il gran premio d'Australia, iniziato alle 7 e finito che quasi rintoccavano le 10. Una gara durata quasi tre ore, come tre sono state le bandiere rosse e quattro le partenze. La prima bandiera arriva dopo appena tre giri. Alex Albon finisce contro le barriere, fortunatamente non ci sono conseguenze per il pilota, ma la pista è piena di detriti. La seconda al cinquantaquattresimo quando Magnussen tocca il muro con la posteriore destra la quale si stacca completamente lasciando altri detriti in pista. E poi la terza quella che ci lascia finire la gara con solo dodici monoposto. Il caos. Il primo contatto è tra Sainz e Alonso, poi le due Alpine che in un contatto finiscono rovinosamente a muro. DNF anche per Sargeant e de Vries.




La storia infinita è anche quella di Max Verstappen e il podio. L'olandese inizialmente trova difficoltà superato prima da Russell e poi da Hamilton, ma quando riesce a portare la sua monoposto davanti a tutte le altre, non c'è storia. In poco tempo da un gap di oltre sette secondi agli altri, un'altra passeggiata, tanto che durante un lungo che lo porta sul prato potrebbe tranquillamente già anticiparsi per il picnic di Pasqua. Ma c'è anche quella del Sir e di Alonso e le emozioni che ancora si e ci regalano. Ritiri? Non se ne parla. Entrambi hanno ancora una fame pazzesca e sperano presto di tornare in alto. Secondo Hamilton e terzo lo spagnolo al suo terzo podio stagionale. Ma se l'Aston Martin grazie a una serie di fortunati eventi può sorridere a pieno con il P4 di Stroll, la stessa cosa non può fare la Mercedes. Russell che partiva dalla seconda casella fa una buona partenza ma in regime di safety car per l'incidente diAlbon fa il pitstop, rientra settimo ma viene dichiarata bandiera rossa vanificando la strategia del team. Alla ripartenza recupera due posizioni, ma al diciottesimo il motore va in fiamme ed è costretto al ritiro.




La storia infinita è anche quella tra Charles Leclerc – e in generale la Ferrari – e una ruota che ancora non gira a suo favore da troppo tempo. Il monegasco che lo scorso anno proprio qua aveva fatto il suo primo Grand Chelem, non ha concluso neanche il primo giro. Finisce in ghiaia dopo un contatto con Stroll, “incidente di gara” come lui stesso ha ammesso. Secondo DNF stagionale e appena sei punti in tre gare. Storia diversa per Sainz che invece conduce una buona gara, ma sul finale a causa del contatto con Alonso nella terza ripartenza si prende una penalità di cinque secondi. Finisce dodicesimo che oggi significava ultimo. Zero punti per la Scuderia di Maranello. Penalità giusta, ma che fa discutere poiché proprio quel giro è stato cancellato.




L'altra storia infinita è proprio questa. Quella tra la FIA e le decisioni che fanno ancora tanto rumore. Giuste? Sbagliate? E' sempre caos. E per qualche istante con questo finale rottambolesco, la testa ci ha riportati anche ad Abu Dhabi 2021. Per diversi minuti non è stata chiara la scelta della direzione gara che alla fine si rivela essere uno “schiaffo” per chi come Gasly aveva fatto un'ottima prestazione e poteva portarsi a casa la quinta posizione e un aiuto per altri. Bene anche Hulkenberg che si prende i suoi primi punti stagionali cosi come i piloti di casa McLaren. Sesto Norris, ottavo Piastri e in una gara il team papaya è quinta forza.




La storia infinita. Già, perchè anche se la gara è conclusa e la F1 tornerà fra tra settimane, di questo gran premio se ne parlerà ancora nei prossimi giorni. C'è ancora tanto di cui discutere e tanto soprattutto da chiarire.


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