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George tra i grandi. RedBull, è caos?

  • alessiaa94
  • 15 nov 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

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Il gran premio del Brasile ci lascia senza dubbio una gara decisamente diversa da quella abbastanza noiosa del Messico di due settimane fa; l'azione non è mai mancata e si è vista sin dal primo giro dove a causa di un contatto tra Ricciardo e Magnussen è dovuta intervenire la safety car. Magnussen che in qualifica aveva conquistato la sua prima pole position della carriera valida per la sprint del sabato pomeriggio. Una pole storica anche per il team Haas. Ma tra sorpassi, una nuova doppietta e qualche sorpresa, ci lascia anche un nuovo vincitore non solo in questa stagione, ma i generale in formula 1, perchè il gradino più alto per la prima volta nella sua carriera se lo prende George Russell. Un weekend da ricordare sin dal venerdì per il pilota numero 63. Non benissimo nella prima sessione di libere, ma in qualifica dove sì finisce in ghiaia, la sua bandiera rossa mette fine al Q3 e George in quel momento si trovava terzo. Poi la vittoria nella sprint race quindi la pole position ed infine la vittoria più importante ed attesa. “È un sogno che si avvera. Il mio obiettivo è diventare campione del mondo ed è il prossimo passo nel mio percorso”. Una vittoria più che meritata insomma, non solo per questo weekend, ma per tutti gli sforzi, i sacrifici e l'impegno messo in questi anni e soprattutto uno schiaffo alla beffa di Sakhir 2020, quando venne chiamato in Mercedes per sostituire Hamilton positivo al covid. Già, il buon vecchio Sir Lewis che diventa cittadino onorario del Brasile, che ancora una volta stai nel suo, che ancora una volta trova il podio in questa stagione, ma la vittoria l'accarezza solamente. Resta solo Abu Dhabi ormai per provarci, ma comunque sorride felice per il compagno di squadra ed è orgoglioso del team perché nonostante l'inizio no, hanno tutti quanti lavorato duramente per dimostrare che la Mercedes c'è, non è sparita e che nel 2023 tornerà a farsi sentire e questa doppietta ne è la prova.




Trova nuovamente il podio anche la Ferrari e lo fa con Carlos Sainz. Prima nella sprint race dove arriva secondo e poi in gara terzo. Punti importanti da portare a casa per lo spagnolo che si gioca ancora il quinto posto nella classifica piloti proprio contro Hamilton e punti importanti anche per il team, che contro Mercedes si gioca il secondo posto nella classifica costruttori. Punti che arrivano anche da Leclerc arrivato quarto. Per il monegasco un'altra gara difficile. Dopo un contatto con Norris che lo spedisce a muro, fortunatamente riesce a ripartire ma finisce in fondo e deve ricostruire tutta la gara e in più ancora una volta viene “tradito” dal suo team. Il numero 16 si gioca il posto di vice campione del mondo con Sergio Perez e proprio per questo sul finale chiede al muretto uno scambio di posizione con Sainz – come accordato prima della gara – ma ciò non avviene perchè il numero 55 dice di non aver ricevuto nessun ordine nei suoi team radio. “E' cosi, alla fine io devo concentrarmi su quello che faccio. Farò in modo di essere in una posizione migliore ad Abu Dhabi”.




L'Alpine si gioca invece il quarto posto con McLaren, ma con Alonso arrivato quinto e Ocon ottavo mantiene un buon vantaggio sul team inglese che vede due DNF durante la gara e solo due punti di Norris nella sprint. Da definire ancora anche le sorti di Alfa Romeo, Aston Martin, Haas e Alphatauri.




Ma la sorpresa più grande di questo weekend arriva probabilmente dalla RedBull. Non solo Verstappen non vince, non solo nessuno dei due piloti arriva a podio, ma nel team e in particolare tra i due sembra finita la pace. Perché se a Sainz non arrivano comunicazioni, al campione del mondo arrivano ben chiare. Prima gli viene chiesto di non sorpassare il compagno e poi di cedergli la posizione, ma in entrambi i casi Max va per la sua strada: “L'ho già detto. Dovete smettere di chiedermelo. Siamo stati chiari? Vi ho dato le mie ragioni e le sostengo”. Forti anche le dichiarazioni di Perez nel post gara: “Si è rivelato per quello che è” e ancora: “Non capisco perché Verstappen non mi abbia lasciato la posizione dopo tutto quello che ho fatto per lui. Se ha vinto due titoli mondiali è grazie a me. I due hanno smesso di seguirsi anche sui social e l'attenzione adesso è tutta intorno a loro i quali avranno una convivenza forzata per altri due anni. Nuvola passeggera o tempesta in arrivo?

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