In Bahrain è trionfo Ferrari tra sorprese e delusioni
- alessiaa94
- 23 mar 2022
- Tempo di lettura: 3 min

Il mondiale di formula 1 riparte alla grande, regalandoci subito un gran premio ricco di emozioni e sorprese. Ma se vi aspettavate di veder lottare i due contendenti al titolo dello scorso anno, vi sbagliavate. La sorpresa arriva infatti dalla Ferrari. Il team di Maranello si presenta in forma sin dai test, tanto che il team principal Binotto inizia a parlare di rivali e non più di “altri”, Leclerc e Sainz sono entusiasti e nel team iniziano tutti quanti a credere in qualcosa di grande. Del resto, lo abbiamo sentito dire molte volte in questi anni quanto fossero impegnati nel progetto del 2022. E anche nel weekend di gara del Bahrain la scena se la prende tutta il cavallino rampante. Charles Leclerc è impeccabile. Durante i tre turni di prove libere mantiene sempre la seconda posizione lanciando un segnale forte e chiaro, in particolare al campione del mondo Verstappen. E proprio con lui si contende la pole position che va a prendersi con soli 123 millesimi di vantaggio. I due si trovano a lottare anche in gara; l'olandese ci prova sin da subito, ma il monegasco parte bene, mantiene la posizione e quando viene superato se la va a riprendere. Regalandoci una battaglia meravigliosa fatta di sorpassi e controsorpassi che speriamo di vedere più volte in questo mondiale. Rimane freddo e lavora di intelligenza, perché solo cosi si battono i campioni. E alla fine dopo SPA e Monza 2019, per il numero 16 arriva la terza vittoria in F1. Vittoria che per la rossa mancava da Singapore 2019, quando a vincere fu Sebastian Vettel. Anche Carlos Sainz si fa trovare pronto. Dopo un ottimo P3 conquistato in qualifica, lo spagnolo si trova a lottare principalmente con Perez per il terzo posto per gran parte della gara, ma la safety car gli da modo di sognare qualcosa di più. Al 51esimo giro va subito su Verstappen facendosi sempre più minaccioso su di lui e a due giri dalla fine, sfruttando anche un po' della scia del numero 1 lo sorpassa andando a prendersi il secondo posto e regalando alla Ferrari una straordinaria doppietta che mancava da due anni.
La RedBull in Bahrain si rivela il principale avversario per la rossa, ma all'improvviso un colpo di scena che lascia tutti senza parole. Perché il team austriaco, proprio nel momento più importante si ritrova con entrambi i piloti ritirati. Prima Verstappen con un problema alla sua monoposto e poi con Perez che inizia a perdere potenza per poi fare un testacoda, lasciando il via libera a Hamilton che da qualche giro gli stava incollato. Terzo gradino del podio cosi per Sir Lewis seguito dal nuovo compagno di team Russell. E dopo un weekend veramente faticoso, anche la Mercedes può sorridere un po'.
L'altra grande sorpresa arriva dalla Haas che nel sabato di qualifica porta entrambe le monoposto in Q2 e poi arriva addirittura in Q1 con Kevin Magnussen rientrato in formula 1 al posto di Nikita Mazepin. Il pilota si porta a casa prima un importante P7 e poi in gara un P5 regalando punti importanti al team. “Abbiamo fatto più punti in due ore di quanti ne abbiamo fatti in due anni” si legge poi sull'account twitter del team. Zero punti invece per Mick Schumacher che comunque si porta a casa un undicesimo posto che fa bene almeno all'umore. Bene anche l'Alfa Romeo con Valtteri Bottas in sesta posizione e in decima con il rookie Zhou che si porta a casa i suoi primi punti in formula 1.
Buio totale per la McLaren. Daniel Ricciardo appena guarito dal covid sicuramente non è in forma, ma il problema principale arriva della monoposto visto che anche il compagno Norris fatica tantissimo. L'australiano arriva quindicesimo seguito da Lando sedicesimo. Zero punti e un inizio pessimo per chi lo scorso anno ha lottato per arrivare terzo nella classifica costruttori. Male anche Williams e Aston Martin attualmente orfana di Sebastian Vettel positivo al covid all'ultimo momento e sostituito da Niko Hulkenberg. Altalenanti Alpine e Alpha Tauri con Pierre Gasly che a pochi giri dalla fine spaventa tutti con la sua monoposto che prende fuoco, con la coincidenza che vuole che sia sempre li, nello stesso punto in cui successe la stessa cosa con Romain Grosjean nel 2020. Il pilota fortunatamente ne esce illeso e sta bene.
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