Marc re di Sachsenring
- alessiaa94
- 26 giu 2021
- Tempo di lettura: 2 min

La sua ultima non vittoria su questa pista risale al 2009 quando arrivò sedicesimo ed era ancora un ragazzino, poi dal 2010 al 2019 una striscia di dieci vittorie e pole position consecutive. E nel 2021, anche se in qualifica non arriva a fare pole, in gara si porta a casa l'undicesima vittoria consecutiva, la prima in stagione dal suo rientro dopo l'infortunio e cosi il re di Sachsenring si conferma ancora una volta lui, Marc Marquez. Non ancora al meglio della sua forma fisica, ma vederlo dominare per l'intera gara e vederlo di nuovo su quel gradino più alto dove è abituato a stare, ha sicuramente fatto sognare ed emozionare i suoi tifosi. Cosi come esserci ha fatto emozionare anche lui, che ancora una volta mostra davanti a tutti gli occhi pieni di gioia e di lacrime, prima negli abbracci con suo fratello Alex, suo padre ed il team e poi sul quel podio che mancava da oltre un anno. Un Marc Marquez quindi sempre “più umano” che non ha paura a mostrare le emozioni a dispetto di ciò che molti potevano pensare. Come afferma lo spagnolo, le curve quasi tutte a sinistra sono state sicuramente un buon vantaggio, in quanto in questo modo non ha dovuto forzare troppo sul braccio operato, ma complici son state anche quelle gocce di pioggia scese all'ottavo giro, dove il 93 ha saputo mantenere la lucidità e costruire cosi un buon vantaggio rispetto a tutti gli altri. Un passo importante in avanti per se stesso, ma anche un passo verso quel record di vittorie su questo circuito detenuto da Giacomo Agostini con 13.
Chi prova a prenderlo è Oliveira che tenta di avvicinarsi, lo fa, ma non riesce a compiere il passo finale e deve accontentarsi cosi di un secondo posto comunque buono. Sul gradino più basso del podio ci arriva invece Fabio Quartararo, che dopo aver perso alcune posizioni rimonta e con altri sedici punti portati a casa si conferma sempre più leader del mondiale con un totale di 131 punti contro i 109 del connazionale Zarco arrivato solo ottavo. Male a tratti malissimo tutte le altre Yamaha. Strepitoso quarto posto invece per Binder, che dietro di sé ha il miglior italiano in pista, ma anche il miglior ducatista di giornata Francesco Bagnaia, che non ci sta a fare da spettatore, ma vuole partecipare anche lui alla lotta per il mondiale. Al momento si trova quarto, ma con un solo punto di distacco dal terzo Miller e dieci dal secondo Zarco. Tutto insomma è ancora in gioco, almeno che El Diablo non tenti sempre più la fuga.
Ancora in gara ma fuori dalla zona punti ci sono gli italiani Bastianini in P16 e Morbidelli in P18, fuori gara invece Petrucci e Savadori. Zero punti anche per gli spagnoli Lecuona e Vinales rispettivamente in P17 e P19, fuori Alex Marquez. Da sottolineare in qualifica lo storico terzo posto per Aleix Espargaró che riporta cosi in prima fila l'Aprilia per la prima volta dopo Phillip Island 2000.
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