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Rosso Ducati

  • alessiaa94
  • 18 mag 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

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Succede di tutto nel weekend di Le Mans, tra cadute, flag to flag e pioggia che viene e che va. Si comincia e dopo soli tre giri inizia nuovamente a piovere ed i piloti devono effettuare il cambio moto. Un cambio che ha “salvato” Bagnaia - come ammette lui stesso - perché la prima moto aveva un problema, ma che allo stesso tempo lo penalizza, perché insieme a Miller deve effettuare il doppio long lap penalty per eccessa velocità al rientro in pit lane. L'australiano inoltre prima del cambio finisce anche nella ghiaia, ma questo non lo ferma dal lottare con Quartararo per tutta la gara e alla fine la spunta lui mentre il francese arriva terzo passato anche da Zarco. Terzo posto molto importante per la classifica del mondiale che lo vede primo anche se solamente ad un punto da Bagnaia e anche per lui, perché reduce da un'operazione al braccio destro dopo Jerez. Segnali positivi che arrivano anche dal resto del weekend dove in qualifica si porta a casa la terza pole consecutiva. Quello francese è stato quindi il weekend delle doppiette a partite da quella Yamaha durante le qualifiche (l'altra è quella di Vinales) fino ad avere due piloti di casa (Zarco e Quartararo) sul podio. Ma sopratutto è stato il weekend della quarta doppietta Ducati, che cosi come a Jerez vede il primo e secondo posto. Ma anche il quarto con Pecco, che parte sedicesimo, rimonta e nel finale grazie alla scia di Alex Marquez riesce a prendere la posizone, seguito da Petrucci che invece partiva diciassettesimo. P6 quindi per lo spagnolo che finisce la gara per la seconda volta in stagione, portando anche questa volta la moto in zona punti.



Weekend altalenante per Franco Morbidelli, che mentre è ai box per un cambio moto sul finale della terza sessione di prove libere, cade a causa di un cedimento del ginocchio. Si parla di una leggera distorsione, niente comunque che gli impedisca di correre, infatti dopo essersi sottoposto ad un trattamento risale in sella e fa delle buone qualifiche portandosi a casa il quarto tempo. Male in gara, dove dopo neanche un giro cade e si tiene il ginocchio, fortuntamente nulla di grave e anche se con del dolore torna in pista anche se purtroppo fa poco e arriva solo sedicesimo. Il pilota è consapevole che per “sistemare la situazione” occorre un'operazione, ma al momento vuole evitarla perché lo terrebbe fuori dai giochi per molto tempo e spera quindi di risolvere tutto lavorando.


E poi c'è Marquez il quale probabilmente non crede alle sue stesse parole, quelle in cui dice che l'importante è finire la gara e non importa la posizione. Forse a Portimao e Jerez, perché a Le Mans abbiamo iniziato a rivedere il solito Marc, quello con una voglia matta di competere insieme agli altri. Lo spagnolo fa delle buone libere, addirittura è il migliore nella terza sessione e per la prima volta dal rientro arriva direttamente alle Q2. Parte bene in gara, effettua un buon flag to flag e rientra in pista davanti a tutti, posizione che mantiene per qualche giro fin quando non cade. Probabilmente non avrebbe tenuto quella posizione fino alla fine, ma sicuramente sarebbe stato un passo importante avere l'oppurtunità di provarci. Risale sulla moto e inizia quindi la sua rimonta che si conclude a dieci giri dalla fine quando cade nuovamente. Lo si vede ai box con le mani nei capelli in segno di frustrazione e magari anche rabbia, quella di chi ha la mentalità del campione, ma fisicamente ancora non sta bene e non può spingere quanto vorrebbe perché sarebbe un rischio che al momento non può permettersi di correre.


Nonostante perda due posizioni rispetto la griglia di partenza si migliora anche Rossi che arriva undicesimo davanti al fratello Luca Marini. Quattordicesima posizione per Bastianini e come precedentemente detto, sedicesima per Morbidelli, unico italiano ancora in pista a rimanere fuori dalla zona punti. Prossima tappa Mugello, il GP di casa che è saltato lo scorso anno e che vede l'ultima vittoria tutta tricolore con Petrucci e proprio sulla Ducati.

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